LA LEGGE VIETA L'USO DEI DERIVATI TRANSGENICI
"SOSTANZIALMENTE EQUIVALENTI A QUELLI NATURALI"
E DEGLI "OGM IRRADIATI"

E' noto, che i prodotti transgenici sono riconoscibili per la diversa composizione del DNA e della proteina correlata. La legge europea tollera la presenza di questo DNA e proteina fino ad un massimo dell'1%, oltre il quale il carattere transgenico deve essere dichiarato sulle confezioni.

Oggetto di discussione è di considerare o no transgenici i derivati di vegetali transgenici, che non contengono nè DNA, nè proteine. Mi riferisco ad esempio all'olio e all'amido ricavati dal mais transgenico e alla lecitina e all'olio ricavati della soia transgenica.

La composizione biochimica degli olii, come si rileva da un semplice lipidogramma e dell'amido con glucidogramma, è diversa rispetto a quella dell'olio e dell'amido naturale di riferimento.

Ferma restando questa diversa composizione biochimica, le multinazionali detentrici dei brevetti relativi ottennnero dalla Food and Drug Administration di poter commercializzare i derivati dei prodotti antitransgenici, senza dichiararne la transgenicità, in base al principio della cosiddetta "sostanziale equivalenza".

E' noto, che per "sostanziale equivalenza" si intende equivalenza da un punto di vista nutrizionale, perchè una differnza dei vari glucidi ed acidi grassi sarebbe irrilevante da un punto di vista nutrizionale.

Qui non si vuole assolutamente affrontare l'interrogativo se questa differenza potrebbe essere dannosa per la salute, ad esempio attraverso difficoltà digestive e ricambiali, oltre a provocare l'insorgenza di intolleranze.

Qui si vule semplicemente considerare, se la modificazine biochimica rispetto a quella del prodotto naturale è compatible o no con la nostra Legislazione in campo alimentare.

A questo proposito basta leggere l'articolo 5 della legge n. 283 del 1962, che è la Norma di base italiana in tema di alimentazione. Questo articolo afferma testualmente; "E' vietato l'uso di sostanze alimentari trattate in modo da violarne la composizione naturale".

Facendo riferimento a questa Legge dello Stato è evidente che:

1) E' vietato l'uso alimentare di OGM transgenici in quanto ne è stata "violata la composizione naturale". Sarebbe tollerata la presenza nel prodotto naturale di un massimo dell'1% del DNA e della componente proteica transgenica.
2) E' Vietato l'uso alimentare dei derivati dei vegetali transgenici (amido di mais, olio di mais e di soia, lecitina di soia), perchè la loro composizione biochimica è diversa da quella naturale.
3) E' vietato l'uso alimentare di OGM mutati da trattamenti radioattivi con raggi X o gamma, o neutroni veloci e i loro derivati, in quanto dichiaratamente mutati attraverso una mutazione genetica.

E' evidente, che pur avendo dimostrato, che una gran parte dei prodotti alimentari, attualmente in commercio, è fuori Legge, non si vuole certo chiedere lo scatenamento dei NAS a sequestrarli, essendo stata "violata la composizione naturale".

Tanto per fare un esempio la pasta e la farina di frumento e di mais nanizzati, per una mutazione da radiazioni gamma. O gli aranci e mandarini senza semi, resi sterili sempre ad opera di radiazioni e così via per tanti altri alimenti, che sono stati denunciati all'opinione pubblica dal giornale tedesco "Frankfurter Allgemeine Zeitung" del 9 maggio scorso.

Nel caso particolare degli aranci e mandarini l'irrisione alla legge è clamorosa, essendo vendute anche sulle bancarelle dei mercati con la scritta "senza semi". E' infatti evidente, che un frutto senza semi è sterile, quindi chiaramente non naturale.

Così come quando venne emesso il D.P.R. 128/99 del 7 aprile 1999, che esclude l'uso di alimenti transgenici per i bambini fino a 3 anni vennero lasciati 9 mesi di tempo per adeguarsi alla norma di Legge, anche in questo caso dovrà essere lasciato un tempo adeguato per lo smaltimento delle scorte, dalle quali deriva la produzione degli alimenti da parte dell'industria alimentare e per il recupero dei cultivar naturali, così da attuare le nuove coltivazioni.

E' ovvio, che tutto questo non potrà essere lasciato all'iniziativa privata, ma dovrà essere regolamentato a livello legislativo, per mettere fine all'attuale "Far West" alimentare, ripristinando in modo non traumatico il rispetto della Legge.

L.P.

Torna alla pagina principale
Campagna per la Sicurezza Alimentare