L'alimentazione dei popoli altamente
sviluppati.
E' ormai qualche anno che la ricerca scientifica ha richiamato l'attenzione sullo
stretto rapporto che passa tra l'alimentazione delle popolazioni altamente sviluppate e il
loro cattivo stato di salute.
Nel giro di poche generazioni, si è assistito in tutti i paesi industrializzati
al capovolgimento delle abitudini alimentari. L'uomo moderno mangia troppo. Il 43%
delle calorie ingerite proviene dai grassi, di cui il 70% è di origine animale.
Nell'alimentazione tradizionale dei contadini del mondo intero fino al secolo scorso la
proporzione dei grassi, nell'apporto calorico, non oltrepassava il 10-15% , salvo che nei
paesi freddi. Mangiando troppo, e troppo in fretta, il surplus di calorie provoca il
sovrappeso e l'obesità; viceversa mangiando adagio, masticando bene, permetteremo al
meccanismo della sazietà di regolare e di limitare l'assunzione del cibo.
Tutto ciò che il nostro organismo ingerisce in eccesso non solo va sprecato ma
costituisce una seria minaccia, diventando causa di serie malattie quali diabete,
ipertensione, cardiopatie.
L'eccessivo consumo di cibi raffinati ed alterati chimicamente ha causato
nell'uomo moderno, l'insorgere di malattie; un alimento, anche il più nutriente, può
essere tossico per vari motivi, primo fra tutti l'utilizzo di concimi chimici, pesticidi,
antibiotici, ormoni, in agricoltura e nell'allevamento degli animali. Nonostante siano
condannati in continuazione vengono comunque utilizzati e tollerati dalla legislazione.
Oltre a ciò la manipolazione a cui è soggetta il cibo fresco, tipo la
sterilizzazione al calore o con i raggi gamma, provoca sensibili modificazioni nel
contenuto in vitamine, enzimi e batteri, che vengono ridotti o inattivati.
Poi ci sono gli additivi,
che aiutano a conservare inalterate nel tempo le caratteristiche del cibo... L'ingestione
di centinaia di composti chimici diversi, totalmente estranei all'ambiente naturale
ha conseguenze deleterie.
E poi i concimi azotati utilizzati in dose massiccie nella agricoltura
convenzionale (moderna...).
Lo squilibrio creato dall'impiego illimitato di questi concimi provoca
modificazioni che pregiudicano la qualità nutritiva delle derrate, e sono la principale
causa dell'arrichimento di nitrati nelle verdure. I nitrati non sono in se stessi
pericolosi, ma si trasformano in nitriti che costituiscono un vero e proprio veleno per
l'organismo: infatti i nitriti e i nitrati si combinano nell'organismo con ammine
secondarie per formare nitrosammine cancerogene.
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