rBGH: l'ormone per l'accrescimento bovino
e per l'aumento della produzione di latte nelle mucche.

La prima cosa da sapere è che dell'ormone "rBGH" non ce n'è bisogno, gli allevatori non ne hanno bisogno, le mucche non ne hanno bisogno, e la salute umana non ne ha bisogno.

Il problema più grave dell'industria lattiera di oggi è la sovraproduzione. E i governi devono sobbarcarsi i costi per mantenere il prezzo del latte remunerativo...
E cosa succede alle mucche? Un aumento delle mastiti, cisti ovariche, disordini uterini, lesioni agli arti.
L'introduzione di questa sostanza, denominata Posilac - della Monsanto, ha comportato un aumento delle terapie in antibiotici e antimicrobici per curare le malattie indotte nell'animale. Peccato però che i residui degli antibiotici si trovino in grandi dosi nel latte e i suoi derivati.

Quindi a chi interessa la diffusione di questa pratica? Ai produttori di farmaci usati in questo campo: le quattro multinazionali che hanno investito più di cinquecento milioni di dollari nel relativo sviluppo e promozione.

In più un particolare: negli esseri umani è stato trovato lo stesso ormone che si trova nei bovini, IGF-1, provocato dal BGH, il quale è causa di cancro al seno, ipertensione, diabete, gynecomastia (sviluppo dei seni negli uomini).

Inoltre l'uso diffuso dell'ormone rBGH aumenta la quantità di proteina animale e poichè il 14 % del sottoprodotto dei bovini è destinato alla produzione di farine per l'alimentazione animale, è molto probabile che contribuisca ad aumentare il rischio della diffusione dell'encefalopatia spungiforme (mucca pazza), con gravissimi rischi per la sanità pubblica.

Cornell Students for the Ethical Treatment of Animals
http://arrs.envirolink.org/AnimaLife/index.html

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