Hospet, 30 gennaio 2003

Immaginatevi di stare seduti, in una spianata di terra, all'una del pomeriggio sotto il sole di agosto con oltre 30 gradi di caldo...
In più immaginatevi, dopo un lunghissimo minuto di silenzio, la drammatica sfilata silenziosa sul palco di una quindicina di mogli di contadini suicidatisi ultimamente, che vengono a ricevere una sciarpa verde, simbolo del KRRS, oltre al commosso applauso della folla di partecipanti...
Con questo clima è iniziata l'Assemblea dei Contadini del Karnataka in cui viene proclamato il Governo Parallelo dei Contadini.
I primi camion pieni di contadini festosi li abbiamo incontrati alle 9 del mattino, mentre arrivavano alla spianata. E poi sui rimorchi di trattori, vecchi bus stracarichi dentro e sul tetto, in 5/6 per macchina, a piedi tantissimi, tutti vestiti a festa, le donne con bellissimi vestiti dai colori sgargianti, con le scorte per il pranzo in testa.
Quando alle 13 siamo arrivati per iniziare erano tutti seduti in attesa, con la polizia in massa che vigilava attentamente, con tanto di casco (tipo quelli dei vecchi motociclisti) e bastone. Tutti calmi, comunque.
Dopo una serie di avvisi di servizio, apre gli interventi il presidente del Krrs, prof. Nanjundaswamy, e come detto prima invita alcune vedove a salire sul palco. 
Dopo questa commovente cerimonia, iniziano gli interventi.
Il sole picchia davvero ma i contadini seduti nella spianata sembra che neanche se ne accorgano: l'impressione e' che attendano ogni occasione per applaudire ed urlare la loro approvazione.
Presto viene il turno del sottoscritto, e per fortuna mi ero dotato del testo gia' scritto in inglese (grazie Sergio, sei stato provvidenziale per l'aiuto) che in pratica era tratto dalle premesse dello statuto dell'asci riveduto e aggiornato: la traduzione in Indu' la faceva il vice presidente del Krrs. Devo dire che e' stato molto gradito, era propio adatto alla situazione.
Mentre passano le ore, incomincio a sentirmi pero' inadeguato alla situazione: una sorta di imbarazzo nel pensare alle differenze tra noi e loro. Cos'e' che ci fa cosi diversi? Perche non riusciamo neanche ad avvicinarci alla loro capacita' di coinvolgersi e di attivarsi in questo modo? Difficilmente scordero' questa lezione. Eppure grazie alla nostra, beh non proprio la nostra, ma quasi, indifferenza stiamo permettendo che si compia questa tragedia. Scusatemi ma non posso smettere di pensare a quei numeri: 15.000 suicidi di contadini in India in pochi anni!... e solo perche' con le politiche di prezzi che sostengono gli interessi dei grossi proprietari terrieri del nostro mondo occidentale, ci permettiamo di mettere in ginocchio dueterzi della popolazione del pianeta, stravolgendo le loro economie.
Mi raccontava stamattina il v.pres. del Krrs che gli ultimi dati sulla produzione di cereali dell'India la pongono al PRIMO POSTO tra gli esportatori mondiali: 23 milioni di tonnellate di cereali l'anno scorso con una quota di export del 75% . Piu' ancora degli USA! (sono il secondo produttore mondiale di riso dopo la Cina...).
Peccato pero' che ai contadini che conferiscono al governo la propria produzione restino le briciole: 6.000 Rupie per tonnellata (50 rupie per 1 euro) pagati dopo molti mesi, senza i sussidi che noi conosciamo bene.
E l'India la conosciamo come il paese con piu' poveri al mondo... 
Questo perche' vige il "prezzo internazionale" stabilito chissa' da chi...
Mi rendo conto che questo non e' un resoconto, ma non posso fare a meno di mettere insieme tutto. Mi sembrerebbe ipocrita passarci sopra senza rifletterci.
Nel frattempo comunque gli interventi si susseguono, il sole inizia a dare un po' di tregua: sono le 5 del pomeriggio e i contadini continuano ad affluire nella spianata. Mi dicono che saranno circa 50/70.000 ...e ci credo.

Non sono ancora sazi di ascoltare gli interventi. Partecipano ed applaudono. E' una cosa incredibile, e l'energia che c'e' nell'aria consente anche a me che ho colto solo poche parole della loro lingua, quelle simili all'inglese, di sostenere senza difficolta' queste rapidissime ore di comizi. 
Mentre gli speakers continuano con una energia pazzesca, tra uno e l'altro vengono letti i messaggi che accompagnano le donazioni che continuano ad arrivare incessantemente: un folto gruppo di attivisti e' in mezzo alla gente a raccogliere le offerte (e' cosi' che riescono a finanziarsi).
Le donazioni con i messaggi li posano sul tavolo del palco a fianco a me, dove Swamy le smista: 125 rupie (in biglietti consunti e monetine), 60 rupie, 210 rupie, 80 rupie... e faccendo un frettoloso calcolo mi rendo conto che danno davvero quello che possono, non cifre tonde, togliendolo al gia' magro bilancio... I poliziotti che inizialmente erano sulle loro, ora sono tutti seduti tra i contadini: ve lo immaginate da noi?
Sono piu' delle 18 quando prende la parola un famoso attore televisivo indiano, Ashok Venugopal, che ha deciso di votarsi alla causa dei contadini(*). E' una continua ovazione, colgo solo le parole rivolte al Mahatma Ghandi e al prof. Nanjundaswamy: e' la consacrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, di Swamy come leader, ed il mio cortese vicino di sedia, il suo vicepresidente mi riporta che sta parlando di Swamy come odierno prosecutore dell'azione di Ghandi.
Sono tutti scatenati! Non ho parole per descrivere quanto sta' succedendo!
C'e' un clima incredibile, non sono abituato ad assistere a cose simili: dopo l'alzabandiera della proclamazione del governo parallelo, - e come potete immaginare, il susseguirsi degli avvenimenti un po' li intuisco e un po' sono una inaspettata sorpresa - arriva il giuramento!
Fate ancora una volta uno sforzo per immaginare anche solo 50.000 persone che saltano in piedi facendo volteggiere in aria il drappo verde del Krrs e che ad un tratto si mettono a ripetere, urlando a squarciagola, le parole che Nanjundaswamy proclama! Nonostante il caldo ho i brividi e la pelledoca, nonsocomemai.
Un elenco interminabile di frasi, e quelle che riesco a capire parlano di pesticidi, di ogm, di chimica (mi diranno poi che provvederanno a farmi la traduzione del "decalogo"). Si tratta in pratica di un impegno solenne a cambiare metodo di lavoro e l'impegno a sostenersi reciprocamente, per affrontare ogni difficolta'.
Il tempo e' volato e non me ne sono accorto.

Solo il tramonto del sole mi fa' ancora rendere conto della differenza che c'e' tra noi. Ma quando mai ci saremmo potuti trovare in un simile evento!
Certo che i numeri sono diversi, ma purtroppo anche la volonta'...
E' ormai sera ed il finale arriva ancora una volta inaspettato: da in mezzo alla folla incominciano a correre a decine verso lo spiazzo davanti al palco dove e' stato fatto l'alzabandiera. In pochi minuti un centinaio di persone, tutte vestite in modo simile, riconoscibili dal cappellino, la camicia e la sciarpa coi simboli del Krrs, sono radunate in fila stile drappello militare.
Anche a loro viene rivolto l'invito a ripetere in modo solenne a mo' di giuramento, una serie di impegni. Mi aiutano a capire che si tratta di una "milizia contadina" di pronto intervento!
Rimango con la curiosita' fino alla fine di quest'altra cerimonia, che dura abbastanza, prima di potermi far spiegare i compiti di questa "milizia contadina": un po' mi viene da sorridere a pensare a questi gesti simbolici, ma mi passa subito quando incomincio a capire di cosa si tratta. In pratica hanno deciso di difendersi, opponendosi attivamente, agli interventi di sequestro di attrezzi o ai sequestri delle pompe per irrigare, al distacco della corrente e cosi' via, effettuati per la cronica difficolta' nel pagare le tasse governative imposte per la fornitura di questi servizi.
Mi fa' presente in modo quasi affettuoso, intuendo la mia perplessita', che solo qualche mese fa un'azione di resistenza civile contro il distacco di una centralina elettrica in un villaggio dell'interno e' costata la vita a tre persone uccise dalla polizia che ha sparato contro ad un piccolo gruppo di civili (che si opponevano, immagino in maniera animata), per "difendersi".
Alla fine non sorrido piu' e mi persuado ancora una volta che questa e' gente speciale e merita tutto il nostro rispetto, ma non solo. Dovremo riflettere e decidere di sostenerli in qualsiasi maniera: solo se riusciamo ad aiutarli, loro potranno aiutare noi. 
Si, perche' abbiamo moltissimo da imparare! 
Smetto qui perche' mi rendo conto di averla fatta davvero lunga, ma non avrei potuto liquidare una simile giornata senza tentare di riportarvi l'emozione vissuta.
Si va a dormire qui ad Hospet in una foresteria del governo locale, che viene destinata ad ospitare delegazioni straniere e VIP locali... (è proprio scritto così su un cartello all'ingresso).
E' un posto stupendo, proprio sopra l'enorme diga di Tungabhadra, la più grande diga in muratura del mondo.
Pernotteremo due notti, Sesha, il figlio di Swamy, l'attore Ashok (continuano a fermarlo per chiedergli autografi!) ed il sottoscritto.
Domani visitero' un po' di aziende di contadini, e poi parleremo della carovana con Swamy.
Ho anche un bel po di foto che mettero' sul sito tra qualche giorno al mio rientro.
Ciao a tutti.
Renato

(*) nota su Ashok 

Durante questi giorni ho avuto parecchie occasioni per parlare di "massimi sistemi", e della società con Ashok. 
E' una persona estremamente sensibile ai problemi della sua gente ed onestamente coinvolto a trovare il modo di aiutare il movimento dei contadini del Krrs. 
Quando ha capito che eravamo molto in sintonia sulle cause e sui possibili rimedi, mi ha donato un suo libercolo in Indu e inglese, dove descrive il suo pensiero sulla vita in generale ed una analisi della attuale società indiana.

Ho scansionato le pagine e ne riporto il testo in inglese, chiaramente senza averne potuto verificare a fondo la correttezza del testo in inglese, trattato con l'Ocr. 

 


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